2008, il progetto
Il Museo pesa è un progetto di public art immaginato da Umberto Cavenago, Gianni Macalli e Giancarlo Norese nel 2008.
Nell’estate del 2008, incontrandoci accidentalmente e dovendoci cimentare con la tecnica dell’affresco, è nato il desiderio di avviare un progetto che potesse andare oltre il semplice gesto artistico, e che aspirasse a suggerire un modello di collaborazione riconducibile alle pratiche sociali più innovative.
Affascinati dai colori dilavati, dalle trasparenze e dalle piccole testimonianze del tempo che scorre in silenzio, in assonanza con la corrente del fiume, senza la pervasività dei segni urbani, ci siamo associati alla calma e ai vuoti della pianura, che creano le condizioni ideali per rallentare e poter pensare alla qualità dei gesti e delle relazioni.
Il Museo pesa è uno spazio vuoto il cui contenuto sarà da ricercare all’esterno, è un segnale rosso che ci aiuterà a immaginare il futuro con invenzioni e progetti.
Il primo passo verso la costituzione de Il Museo pesa è la realizzazione di un libro che documenta le passate manifestazioni di “Crotta Dipinta”, e che presenta pubblicamente un nuovo progetto dedicato alle persone e al territorio di Crotta d’Adda.
Il titolo Crotta Dipinta e altre visioni. Un progetto di arte pubblica a Crotta d’Adda sta a sottolineare il ripensamento di un rapporto tra le pratiche artistiche contemporanee e le esigenze di sviluppo delle comunità e delle amministrazioni locali.
2008, il progetto
Il Museo pesa è un progetto di public art immaginato da Umberto Cavenago, Gianni Macalli e Giancarlo Norese nel 2008.
Nell’estate del 2008, incontrandoci accidentalmente e dovendoci cimentare con la tecnica dell’affresco, è nato il desiderio di avviare un progetto che potesse andare oltre il semplice gesto artistico, e che aspirasse a suggerire un modello di collaborazione riconducibile alle pratiche sociali più innovative.
Affascinati dai colori dilavati, dalle trasparenze e dalle piccole testimonianze del tempo che scorre in silenzio, in assonanza con la corrente del fiume, senza la pervasività dei segni urbani, ci siamo associati alla calma e ai vuoti della pianura, che creano le condizioni ideali per rallentare e poter pensare alla qualità dei gesti e delle relazioni.
Il Museo pesa è uno spazio vuoto il cui contenuto sarà da ricercare all’esterno, è un segnale rosso che ci aiuterà a immaginare il futuro con invenzioni e progetti.
Il primo passo verso la costituzione de Il Museo pesa è la realizzazione di un libro che documenta le passate manifestazioni di “Crotta Dipinta”, e che presenta pubblicamente un nuovo progetto dedicato alle persone e al territorio di Crotta d’Adda.
Il titolo Crotta Dipinta e altre visioni. Un progetto di arte pubblica a Crotta d’Adda sta a sottolineare il ripensamento di un rapporto tra le pratiche artistiche contemporanee e le esigenze di sviluppo delle comunità e delle amministrazioni locali.
La pesa pubblica di Crotta d'Adda prima dell'intervento
Photo © Umberto CavenagoLa pesa pubblica di Crotta d'Adda prima dell'intervento
Photo © Umberto CavenagoLa pesa pubblica di Crotta d'Adda prima dell'intervento
Photo © Umberto Cavenago
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