Diversamente dalle travi, che hanno dimensioni fisse studiate per lo spazio espositivo, i “telescopici”, come dispositivi meccanici, si compongono di elementi che scorrono l’uno nell’altro: un sistema dalle dimensioni variabili.
Ne risulta un congegno che si adatta di volta in volta allo spazio che lo contiene, la stessa opera quindi con la sua versatilità può essere installata in differenti spazi semplicemente regolandone la lunghezza.
Vittoria Coen, Arte e cornice, 1990; Palazzo Moroni, Bergamo (cat.)
Oltre al rapporto tra l’opera e l’osservatore, esiste sempre – anche se inconsapevolmente – una relazione tra l’oggetto e l’ambiente in cui esso è collocato. Con la sua "terza dimensione variabile",Telescopico si fa spazio tra piedistalli e convenzioni celebrative rompendo la simmetria ortogonale dei luoghi come a tagliare diagonalmente una metaforica tela.
Cercando la relazione con i punti più estremi, Telescopico sfrutta le sue potenzialità estensive per misurare i campi di esistenza dell'Arte.
Installation at the exhibition "The rules of the game" Salvatore Ala Gallery, NY
Diversamente dalle travi, che hanno dimensioni fisse studiate per lo spazio espositivo, i “telescopici”, come dispositivi meccanici, si compongono di elementi che scorrono l’uno nell’altro: un sistema dalle dimensioni variabili.
Ne risulta un congegno che si adatta di volta in volta allo spazio che lo contiene, la stessa opera quindi con la sua versatilità può essere installata in differenti spazi semplicemente regolandone la lunghezza.
Vittoria Coen, Arte e cornice, 1990; Palazzo Moroni, Bergamo (cat.)
Oltre al rapporto tra l’opera e l’osservatore, esiste sempre – anche se inconsapevolmente – una relazione tra l’oggetto e l’ambiente in cui esso è collocato. Con la sua "terza dimensione variabile",Telescopico si fa spazio tra piedistalli e convenzioni celebrative rompendo la simmetria ortogonale dei luoghi come a tagliare diagonalmente una metaforica tela.
Cercando la relazione con i punti più estremi, Telescopico sfrutta le sue potenzialità estensive per misurare i campi di esistenza dell'Arte.
Installation at Transepoca Gallery, Milan 1991
The (black) hole, NONMUSEO Liceo Artistico Angelo Frattini, Varese, 2019. Curated by Luca Scarabelli
The (black) hole, NONMUSEO Liceo Artistico Angelo Frattini, Varese, 2019. Curated by Luca Scarabelli
The (black) hole, NONMUSEO Liceo Artistico Angelo Frattini, Varese, 2019. Curated by Luca Scarabelli
The (black) hole, NONMUSEO Liceo Artistico Angelo Frattini, Varese, 2019. Curated by Luca Scarabelli
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